25 Aprile 2024
Interviste

Archivio Interviste

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INTERVISTA AD ANDREA VIGNALI
10-05-2017 - Intervista a Andrea Vignali - Archivio Interviste
Nome: Andrea
Cognome: Vignali
Ruolo: Attaccante
Data di nascita: 13 Giugno 1991


Raccontaci la tua storia nel mondo del calcio.
" Ho iniziato a giocare a calcio da piccolo nel Tirrenia, società di Massa Carrara per poi andare a quattordici anni a Milano, sponda Inter, fino agli Allievi Nazionali. Dopo sono passato nel Sassuolo per due anni, Primavera e Serie B e quest'ultimo è stato l'anno più bello con l'esordio in Serie B e in totale, cinque presenze nella serie cadetta. Nel 2011 ero in prestito al Mantova in C2 e questa stagione rappresenta sicuramente la più brutta, con due infortuni gravi e solo quattro presenze. Dopo aver rescisso il contatto con il Mantova, ho disputato due stagioni in D con la Massese, una a Ponsacco disputando un ottimo campionato e dopo alcune richieste in Lega Pro, scelsi di andare a Parma. Io e la mia compagna abbiamo avuto una bimba, avevo l'esigenza di avvicinarmi a casa, così a metà stagione ho vestito la maglia del Jolly Montemurlo. La stagione attuale l'ho iniziata nella Massese, poi grazie al Mister, sono arrivato con voi."
Cos'è per te il calcio?
" La mia vita. Mi sa dare emozioni che solo la nascita di mia figlia mi ha dato, mi diverte, è un divertimento e quando non lo sarà più, smetterò."
Qual è il più grande insegnamento che ti ha dato questo sport?
" Mi ha fatto maturare velocemente. A quattrodici anni ero a Milano, un esame di vita possiamo definirla questa esperienza, ho iniziato ad organizzarmi da solo, a gestirmi e a rapportarmi con tante persone di età e ruoli differenti. Mi ha insegnato tanto."
Fino ad ora qual è l'emozione più bella che ti ha regalato il calcio?
" L'esordio in Coppa Italia con il Chievo, l'esordio in B a Pescara e i...
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INTERVISTA A MATTEO SACCA'
10-05-2017 - Intervista a Matteo Saccà - Archivio Interviste
Nome: Matteo
Cognome: Saccà
Ruolo: Attaccante
Data di nascita: 19 Marzo 1994


Raccontaci la tua storia nel mondo del calcio.
" I primi calci li ho tirati nel Ponzano, squadra affiliata all'Empoli e dopo un provino organizzato da quest'ultima, sono passato nelle loro fila all'età di undici anni. Nell'Empoli ci sono restato per dieci anni terminando la mia esperienza con i due anni di Primavera; il primo è stato bellissimo, mi avevano convocato in Nazionale ma a causa di un infortunio non sono potuto andare, il secondo ha risentito dell' infortunio ed ho avuto meno spazio. La mia prima esperienza in una prima squadra è stata in Serie D nella Pistoiese, non ho giocato tante partite ma sono cresciuto sotto molti aspetti. La stagione successiva sono passato al San Donato Tavarnelle e qui personalmente andò decisamente meglio; feci molto bene, realizzando sei gol anche se non bastarono per retrocedere con i play-out. La stagione dopo la iniziai nello Scandicci, ma a metà anno tornai a San Donato Tavarnelle per terminare la stagione. Qui arrivammo secondi, a pochi punti dalla prima e vincendo ai play-off, tornammo in D. Questa stagione l'ho iniziata nella Rignanese ma ancora per problemi societari, ho cambiato per venire qui a Mezzolara."
Cos'è per te il calcio?
" È essenzialmente e realmente la mia vita. Ho sempre avuto la palla fra i piedi! Infatti da piccolo, dopo gli allenamenti, andavo al parco per giocare con i miei amici sempre a calcio!"
Qual è il più grande insegnamento che ti ha dato questo sport?
" Di non mollare mai. I treni passano una volta sola ma con dedizione e tanta ma dico tanta forza di volontà, si possono raggiungere comunque i propri obiettivi. I sogni sono fatti p...
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INTERVISTA A LORENZO MELLI
10-05-2017 - Intervista a Lorenzo Melli - Archivio Interviste
Nome: Lorenzo
Cognome: Melli
Ruolo: Difensore
Data di nascita: 26 Settembre 1995


Raccontaci la tua storia nel mondo del calcio.
" Ho iniziato a giocare nel Siepelunga, dopo qualche anno sono passato al San Lazzaro per poi far parte del Bologna, dai Giovanissimi Nazionali alla Primavera. Ho avuto una parentesi di sei mesi nella Primavera della Spal, anche se mi allenavo con la prima squadra. Nel 2014 sono passato al Sestri Levante in serie D e la stagione successiva ho firmato un contratto di tre anni con la Lucchese. Qui la mia esperienza si è conclusa prima, dopo un anno e mezzo, e a Dicembre sono approdato qui a Mezzolara."
Cos'è per te il calcio?
" Sicuramente una passione, e quando questa diventa il tuo lavoro, non c'è cosa migliore. Questo sport mi ha fatto crescere e maturare in fretta, sono andato fuori di casa presto ed ho affrontato molte situazioni da solo. Sono ancora all'inizio, il calcio ha ancora tanto da darmi ed io ho ancora tanto da dare. Ho la fortuna di avere una famiglia che mi ha sempre appoggiato, da mio papà che mi ha seguito ovunque a mia mamma che quando non poteva, ho un fratello più grande e una sorella più piccola, c'era comunque con le sue raccomandazioni, soprattutto sulla scuola!"
Qual è il più grande insegnamento che ti ha dato questo sport?
" Non si smette mai d'imparare! Fino ad ora ho incontrato tante persone, molte mi hanno voluto bene, altre meno ma da ognuna di loro ho appreso qualcosa che ho fatto mio. Le vittorie insegnano, ma anche le sconfitte hanno qualcosa da dirti. Nello spogliatoio i più "vecchi" hanno esperienza da trasmetterti ma anche dai giovani si può imparare...non si finisce mai ed io cerco sempre di essere disponibile vers...
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INTERVISTA AD ARIAN MRSULJA
19-04-2017 - Intervista a Arian Mrsulja - Archivio Interviste
Nome: Arian
Cognome: Mrsulja
Ruolo: Difensore
Data di nascita: 11 Febbraio 1998


Raccontaci la tua storia nel mondo del calcio.
" A cinque anni giocavo già nel Rijeka, la società del mio paese e qui ci sono restato per dieci anni, per poi passare nell'Istria per due stagioni. Da meno di un anno mi sono trasferito qui dalla Croazia e ora sono con voi!"
Cos'è per te il calcio?
" È tutta la mia vita! È il mio primo pensiero della giornata e l'ultimo prima della notte. Sono lontano da casa, lontano dalla mia famiglia solo per questo sport!"
Cosa ti hanno detto i tuoi genitori?
" Inizialmente non erano contenti della mia decisione ma, allo stesso tempo, sanno quanto ci tengo e mi appoggiano e mi aiutano nonostante i chilometri che ci separano. Fortunatamente qui c'è mia sorella, così i miei genitori sono più tranquilli e io ho un grande aiuto e sostegno."
Qual è il più grande insegnamento che ti ha dato questo sport?
" Di non mollare mai qualsiasi cosa succeda. Con il lavoro costante, tutto torna indietro."
Fino ad ora qual è l'emozione più bella che ti ha regalato il calcio?
" A quattordici anni insieme alla mia squadra, abbiamo partecipato ad un torneo a Milano organizzato dall'Inter. Li abbiamo battuti uno a zero!"
Una partita che vorresti rigiocare?
" Lo scorso anno nell'Istria abbiamo affrontato la Dinamo Zagabria, squadra che su venticinque partite ne aveva vinte ventiquattro. Al novantesimo siamo andati in vantaggio ma all'ultimo secondo hanno pareggiato. Prima della partita saremmo stati contenti di un pareggio ma da come si erano messe le cose, il pareggio è andato stretto!"
Come ci descrivi l'ambiente Mezzolara?
" Per me è un ambiente perfetto! Ho trovato una grande squadra, tanti ...
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INTERVISTA AD ARBER HASANAJ
19-04-2017 - Intervista a Arber Hasanaj - Archivio Interviste
Nome: Arber
Cognome: Hasanaj
Ruolo: Difensore
Data di nascita: 8 Luglio 1998


Raccontaci la tua storia nel mondo del calcio.
" Ho iniziato a giocare a nove anni in Albania nella squadra del Partizani. Qui ci sono stato per quattro stagioni per poi passare, solo per un anno, nel club rivale, il Tirana. A fine campionato sono ritornato nella mia società per altri tre anni e nel 2015 mi sono trasferito qui in Italia dai miei zii. Il primo anno non ho giocato perché c'erano dei problemi con i documenti ma lo scorso anno facevo parte della Juniores! Mi sono allenato con impegno per arrivare in prima squadra, già lo scorso anno mi ero aggregato per delle amichevoli e quest'anno gioco in Serie D!"
Cos'è per te il calcio?
" Tutta la mia vita, senza non saprei come riempire le mie giornate!"
Qual è il più grande insegnamento che ti ha dato questo sport?
" Mi ha insegnato il rispetto verso gli altri e anche verso me stesso."
Fino ad ora qual è l'emozione più bella che ti ha regalato il calcio?
" Ho giocato tanti derby in Albania tra il Partizani e il Tirana e sono sempre partite speciali. E poi il mio debutto contro il Ravenna; volevo iniziare con una vittoria ma la partita è finita in pareggio! Prima della partita, pensavo solo a fare una bella figura!"
Una partita che vorresti rigiocare?
" Non l'ho giocata ma vorrei rimandare indietro il tempo per cambiare il risultato di Mezzolara-Delta Rovigo. Abbiamo giocato bene ma non è bastato per vincere."
Come ci descrivi l'ambiente Mezzolara?
" Qui ho trovato delle persone e degli amici che mi hanno sempre aiutato come il Mister Fabbri e il Mister Corradorini, sia dentro al campo, sia fuori. Qui c'è un ambiente tranquillo e sereno e sono contento di...
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INTERVISTA A DAVIDE DONGELLINI
19-04-2017 - Intervista a Davide Dongellini - Archivio Interviste
Nome: Davide
Cognome: Dongellini
Ruolo: Difensore
Data di nascita: 5 Gennaio 1998


Raccontaci la tua storia nel mondo del calcio.
" Ho sempre giocato a calcio ed ho iniziato nel Tozzona a sei anni. Qui ci ho giocato per cinque anni per poi passare nel Cesena e restarcene sei. L'ultimo anno di Cesena non sono riuscito a fare il salto in Primavera e mi è scocciato molto anche perché ho dovuto lasciare un gruppo di compagni che era con me fin dall'inizio. Lo scorso anno ero in prestito al Forlì e questa stagione rappresenta la mia prima esperienza in una prima squadra."
Cos'è per te il calcio?
" Una passione che ho fin da piccolo! Ho sempre giocato a calcio sia al campo, sia con gli amici, ogni tanto, soprattutto in estate mi dedico ad altre attività come nuoto e basket ma il calcio è sempre al primo posto."
Qual è il più grande insegnamento che ti ha dato questo sport?
" Il calcio ti da e il calcio ti toglie. Nessuno ti regala nulla, va tutto meritato grazie al lavoro e al sacrificio ma sono consapevole che basta poco, basta mollare per un attimo che subito paghi. Il calcio è fatto così."
Fino ad ora qual è l'emozione più bella che ti ha regalato il calcio?
" Quando giocavo nei Giovanissimi del Cesena affrontammo il Bologna e a fine primo tempo perdevamo tre a zero. La partita però finì quattro a tre per noi e io feci il primo gol della rimonta! Poi sempre nei Giovanissimi, feci gol al Milan e anche quella partita la vincemmo per due a zero!"
Una partita che vorresti rigiocare?
" Ero nei Giovanissimi Nazionali alle fasi finali. Vincemmo l'andata a Padova per uno a zero ma il ritorno lo perdemmo in casa per due a uno. Vorrei tornare indietro per dare di più!"
Come ci descrivi l'ambient...
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INTERVISTA A GIACOMO ZAPPAROLI
01-04-2017 - Intervista a Giacomo Zapparoli - Archivio Interviste
Nome: Giacomo
Cognome: Zapparoli
Ruolo: Portiere
Data di nascita: 23 Marzo 1998


Raccontaci la tua storia nel mondo del calcio.
" Ho iniziato a giocare a sei anni nel Suzzara, la Società del mio paese, ma riuscivo ad allenarmi solo se vedevo i miei genitori a bordo campo, se non c'erano, era una piccola tragedia, così ho smesso. Ho ricominciato seriamente a nove anni sempre nel Suzzara e a dodici anni sono passato nel Modena dove sono rimasto fino allo scorso anno tra prima squadra e Berretti. Ho sempre ammirato Buffon e l'idea che il portiere con i suoi interventi potesse salvare il risultato, mi ha sempre affascinato, così quando a nove anni ripresi a giocare, avevo le idee chiare sul ruolo che avrei ricoperto."
Cos'è per te il calcio?
" La cosa più bella al mondo senza la quale non ci sarebbe vita per me! Essere un giocatore è uno stile di vita, o ci sei dentro o non potrai mai capirlo fino in fondo."
Qual è il più grande insegnamento che ti ha dato questo sport?
" Senza il sacrificio non si ottiene nulla."
Fino ad ora qual è l'emozione più bella che ti ha regalato il calcio?
" Durante il mio primo anno di Allievi nel Modena, mi allenai con la prima squadra perché tra infortuni e casi vari, i portieri grandi non potevano. Ero insieme a giocatori come Babacar allenati da Novellino l'anno in cui il Modena arrivò ai play-off di Serie B. Poi ricordo ancor l'agitazione del mio esordio in Serie D nella partita casalinga contro il Fiorenzuola."
Una partita che vorresti rigiocare?
" La trasferta a Correggio! Dopo lo svantaggio, riuscimmo a capovolgere il risultato con un due a uno per noi ma alla fine abbiamo perso cinque a due...la vorrei rigiocare!"
Come ci descrivi l'ambiente Mezzola...
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INTERVISTA A ENRICO RASPADORI
01-04-2017 - Intervista a Enrico Raspadori - Archivio Interviste
Nome: Enrico
Cognome: Raspadori
Ruolo: Attaccante
Data di nascita: 23 Luglio 1997


Raccontaci la tua storia nel mondo del calcio.
" A otto anni ho iniziato a giocare a calcio nel Progresso anche se prima, per seguire il mio migliore amico, ho giocato a basket. Sono rimasto qui fino ai tredici anni, per poi passare al Sassuolo dove sono rimasto per cinque anni e mezzo. Una bella esperienza che purtroppo non si è conclusa al meglio. Nel mio anno in Primavera ho trovato poco spazio e questo mi ha portato a chiudere la stagione nella Berretti della Spal. Lo scorso anno, complice lo studio per la maturità e la delusione per l'ultimo anno, ho giocato in Eccellenza nel Sasso Marconi, dove mi sono trovato molto bene."
Cos'è per te il calcio?
" È una passione che mi viene da dentro e mi trasmette quel qualcosa che mi porta a voler diventare come i giocatori di Serie A."
Qual è il più grande insegnamento che ti ha dato questo sport?
" Mi ha insegnato ad essere una persona responsabile, matura e trasparente. Fin da ragazzino mi sono abituato a organizzare il mio tempo; uscivo da scuola, prendevo il pullman per andare ad allenamento e alla sera studiavo. L'esperienza nel Sassuolo mi ha fatto diventare un uomo, infatti mi piace parlare faccia a faccia con le persone senza nascondermi dietro ad un telefono."
Fino ad ora qual è l'emozione più bella che ti ha regalato il calcio?
" Sono tre! Al mio primo anno nel Sassuolo, ho vinto il campionato con i Giovanissimi Regionali ed è stata l'emozione più bella in assoluto fino ad ora! Poi l'essere confermato in Primavera del Sassuolo mi ha dato inizialmente una grande soddisfazione anche se poi la realtà è stata ben diversa ed infine, il mio gol più ...
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INTERVISTA A FRANCESCO MENARINI
01-04-2017 - Intervista a Francesco Menarini - Archivio Interviste
Nome: Francesco
Cognome: Menarini
Ruolo: Centrocampista
Data di nascita: 17 Giugno 1997


Raccontaci la tua storia nel mondo del calcio.
" Come tanti, ho iniziato nella squadra del mio paese, Molinella e qui ci sono restato fino ai dodici anni. Dopo sono passato al Bologna dove ho fatto tutto il settore giovanile fino al secondo anno di Primavera e questa stagione è iniziata nel Bra, squadra piemontese che milita in Serie D. Sono rimasto solo per due mesi, poi sono tornato a casa per unirmi al gruppo bianco-azzurro in gennaio."
Cos'è per te il calcio?
" È una passione che ho da quando sono piccolo! Giocare a calcio mi fa stare bene e mi fa estraniare da tutto."
Qual è il più grande insegnamento che ti ha dato questo sport?
" Sono tanti gli insegnamenti che ti dà e lo fa fin da subito. Chi gioca a calcio matura più in fretta."
Fino ad ora qual è l'emozione più bella che ti ha regalato il calcio?
" Lo scorso anno siamo arrivati ai quarti di finale del Viareggio battendo il Sassuolo ai calci di rigore ma siamo stati fermati dalla Juventus."
Una partita che vorresti rigiocare?
" Proprio quella contro la Juventus! Il mister si era raccomandato di partire bene ma dopo cinque minuti dall'inizio, avevamo subito un gol. È finita tre a uno per loro e potendo, mi piacerebbe rigiocarla."
Come ci descrivi l'ambiente Mezzolara?
" Sono arrivato a gennaio in un ambiente molto tranquillo e sereno e la squadra è veramente molto unita; mai visto un gruppo così! Credo che questa caratteristica sia la vera forza del gruppo e devo dire che mi trovo bene con tutti."
Un pregio e un difetto di questo gruppo!
" Come appena detto, l'unione è forte e si fa sempre sentire. Quando si sbaglia non percepisci la pressio...
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INTERVISTA A MARCO CARDO
21-03-2017 - Intervista a Marco Cardo - Archivio Interviste
Nome: Marco
Cognome: Cardo
Ruolo: Centrocampista
Data di nascita: 5 Luglio 1994

Raccontaci la tua storia nel mondo del calcio.
" Ho iniziato a giocare a calcio all'età di otto anni nella Camponogarese ma prima ho praticato per alcuni anni il Karatè. Nella Società del mio paese ci sono restato per sette anni per poi passare al Fossò, allo Strà e nel Mellaredo. Qui ho giocato contemporaneamente sia nella Juniores sia nella prima squadra che militava in Prima Categoria. Il mio debutto in Serie D è stato a diciannove anni nelle fila del San Paolo Padova."
Cos'è per te il calcio?
" Il calcio rappresenta la mia passione e quello su cui punto nella mia vita. Pensare che da piccolo non avevo un gran interesse ma grazie a mio papà, la passione è cresciuta sempre di più."
Qual è il più grande insegnamento che ti ha dato questo sport?
" Mai arrendersi ed andare sempre avanti rispettando compagni ed avversari."
Fino ad ora qual è l'emozione più bella che ti ha regalato il calcio?
" Così d'istinto penso al mio primissimo gol da bambino. Nessuno se lo aspettava e mi ha sorpreso ed emozionato vedere i miei compagni e i miei genitori a bordo campo, felici per quello che avevo fatto."
Una partita che vorresti rigiocare?
" La partita d'andata con la Correggese. Svantaggio iniziale, riusciamo a ribaltare il risultato ma vuoi per sfortuna, vuoi per poca malizia, siamo tornati a casa senza neanche un punto."
Come ci descrivi l'ambiente Mezzolara?
" Per me stare qui è come essere in famiglia. Ci vogliamo bene e siamo pronti ad aiutarci in tutte le situazioni. Se c'è qualcosa che non va, lo si fa notare al compagno, non per bacchettarlo, ma per aiutarlo a crescere facendogli capire che noi siamo qui per ...
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INTERVISTA A FRANCESCO BOLELLI
01-03-2017 - Intervista a FRANCESCO BOLELLI - Archivio Interviste
Nome: Francesco
Cognome: Bolelli
Ruolo: Centrocampista
Data di nascita: 27 Gennaio 1998

Raccontaci la tua storia nel mondo del calcio.
" Ho iniziato a giocare a sei anni nel Villanova, dopo una stagione sono passato al Castenaso e qui ci sono rimasto fino al primo anno di Allievi. Ho fatto il secondo anno nel San Lazzaro e lo scorso anno vestivo la maglia dell'Imolese nella loro Juniores Nazionale. La voglia di giocare a calcio nasce da me e dal nonno mentre i miei genitori forse preferivano o un altro sport come il nuoto o qualcosa di più artistico come suonare il pianoforte, passione del mio papà."
Cos'è per te il calcio?
" Un mondo a parte, con i suoi lati positivi e negativi. Dove l'allenamento paga sempre."
Qual è il più grande insegnamento che ti ha dato questo sport?
" Il rispetto nei confronti degli altri e l'educazione."
Fino ad ora qual è l'emozione più bella che ti ha regalato il calcio?
" Il mio primo gol in Serie D contro il Castelvetro. Quando ho visto la palla in rete non ci credevo, è stato un gol frutto dell'istinto perché ho tirato di destro, cosa che non faccio quasi mai visto che non è il mio piede."
Una partita che vorresti rigiocare?
" La partita di qualche domenica fa con l'Imolese. È iniziata bene ed è finita male...purtroppo anche questo fa parte del calcio ma il risultato doveva essere diverso."
Come ci descrivi l'ambiente Mezzolara?
" Qui c'è un ambiente tranquillo e sereno ma allo stesso tempo si lavora con professionalità, seriamente e duramente...i gradoni di Budrio e gli esercizi per il possesso palla sono pesissimi!! Abbiamo molte persone attorno alla squadra sempre pronte ad aiutarci come il DS Calzolari e il mitico Gaetano Gozzi!"
Un pregio e un dife...
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INTERVISTA A CARLOS QUESADA
24-02-2017 - Intervista a Carlos Quesada - Archivio Interviste
Nome: Carlos
Cognome: Quesada
Ruolo: Difensore
Data di nascita: 13 Maggio 1985

Carlos, parlaci della tua carriera!
" Ho iniziato da piccolissimo, avevo quattro anni e non poteva essere altrimenti con un papà che ha giocato per due anni nella Primera División e i restanti dieci in Segunda División. Ho debuttato tra i professionisti nel 2006 con la maglia del Elche ed ho proseguito la mia carriera sempre in Segunda División B che è l'equivalente della Lega Pro, con le maglie del Jaèn, Orihuela, Guadalajara, Atletico Baleares, Murcia, Reus e Burgos."
Dalla Spagna all'Italia il passo non è breve. Cosa ti ha portato qui?
" La mia ragazza ha avuto una buona opportunità di lavoro qui a Bologna dopo aver passato due anni a Londra. In questo periodo ho sempre continuato a giocare in Spagna ma dopo tre anni, era giunto il momento di raggiungerla qui in Italia."
Cosa ti ha detto la tua famiglia prima di partire per l'Italia?
" Inizialmente erano preoccupati ma una volta definito il mio trasferimento, si sono tranquillizzati e mi hanno detto di lavorare come sempre e di dare il massimo."
Cosa ti piace dell'Italia?
" L'Italia è un Paese bellissimo, ho visitato Venezia e Firenze e la stessa Bologna, città in cui abito, mi piace molto. Sono stato conquistato, e qui so di non essere l'unico, dalla pasta e dalla pizza! Rispetto alla Spagna però, qui la gente è più chiusa e le più comuni pratiche, come per luce e gas, sono decisamente lunghe da sbrigare...in Spagna è tutto più facile!"
E cosa ti manca di più della tua terra?
" Il mare, qui è troppo lontano, il sole e giocare davanti a 4.000 - 5.000 tifosi."
Calcio spagnolo e calcio italiano, dove sono simili e dove si differenziano!
" Il calcio s...
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INTERVISTA A FEDRICO SALA
11-02-2017 - Intervista a Sala Federico - Archivio Interviste
Nome: Sala
Cognome: Federico
Ruolo: Attaccante
Data di nascita: 10 Marzo 1999

A metà gennaio sei stato convocato a Roma per il raduno della Nazionale Dilettanti under 18. Come sono andati questi due giorni?
" Sono stati giorni speciali perché indossare la maglia della Nazionale è un onore e un'emozione soprattutto per chi, come me, gioca a calcio. Abbiamo fatto un allenamento e una partita in cui sono andato in gol, e sono soddisfatto di come sono andato...credo di aver fatto bene!"
Cosa ha rappresentato per te questa convocazione?
" Prima di realizzarlo veramente, ci ho messo dieci minuti! Era un obiettivo che mi ero prefissato ad inizio stagione e averlo centrato, mi rende orgoglioso. Sto dando tutto me stesso in questa stagione."
Raccontaci la tua storia nel mondo del calcio.
" La mia storia inizia tardi, a undici anni perché prima giocavo a basket! Per puro caso sono passato al calcio; un mio amico si era inscritto in una società calcistica ed io per restare con lui, ho cambiato sport. La mia prima società è stata il Siepelunga, qui ci sono stato per due anni, poi ho fatto un provino per il Bologna ma non sono stato scelto, così sono passato al Fossolo. Dopo una stagione molto buona con questa maglia, è arrivata la chiamata del Bologna ed ho vestito per tre stagioni la maglia della mia città e della squadra per cui tifo! La prima stagione ho fatto molto bene, 10 gol con i Giovanissimi ma l'ultima, quella scorsa, ho giocato molto poco ed è stato un anno deludente."
Cosa ci vuole per vederti ancora con la maglia rosso-blu?
" Ci vuole tanto sacrificio ed impegno. Ce la sto mettendo tutta, ho una gran voglia di riscattare la scorsa stagione ma sono consapevole che indossare que...
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INTERVISTA A DAVIDE TAZZINI
27-01-2017 - Intervista a Davide Tazzini - Archivio Interviste
Nome: Davide
Cognome: Tazzini
Ruolo: Centrocampista
Data di nascita: 21 Marzo 1995


Raccontaci la tua storia nel mondo del calcio.
" Ho iniziato a giocare a calcio che frequentavo la prima elementare, poi a undici anni sono passato nel settore giovanile della Carrarese e qui ci sono rimasto fino ai diciannove anni. Ho militato due stagioni in Eccellenza nel Pietrasanta e lo scorso Gennaio sono approdato nella Ceparana in Promozione Toscana. In estate è arrivata la chiamata di Mister Alberti che aveva avuto già modo di vedermi nelle passate stagioni ed ora sono qui a Mezzolara ad affrontare per la prima volta la Serie D, un campionato molto diverso da quelli che ho affrontato fino ad ora, ma senza paura, mi sono messo subito al lavoro!"
Quando il calcio è diventato una parte insostituibile della tua giornata?
" Quando sono entrato nella Carrarese e nel giro della prima squadra che militava in serie C1, avevo delle aspettative, poi un grave infortunio mi ha imposto uno stop di otto mesi. Volevo ritornare a giocare, a diciassette anni non si pensa di smettere, ma ho anche iniziato a lavorare. Da quest'anno il calcio ha assunto un ruolo diverso, perché lo vivo tutto i giorni, sono alla mia prima esperienza fuori casa, gioco in Serie D ed ora posso dire che il calcio è una costante delle mie giornate."
Da piccolo avevi un giocatore al quale ti ispiravi?
" Da piccolo mi bastava avere il pallone tra i piedi, nel crescere, ho iniziato a stravedere per Messi. Nessuno è come lui!"
Fino ad ora qual è l'emozione più bella che ti ha regalato il calcio?
" La vittoria dei Mondiali dell'Italia!"
La delusione calcistica più grande?
" Quando mi sono rotto il legamento crociato. È stata una bott...
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INTERVISTA AD ANDREA BAGNAI
13-01-2017 - Intervista a Andrea Bagnai - Archivio Interviste
Nome: Andrea
Cognome: Bagnai
Ruolo: Difensore
Data di nascita: 2 Aprile 1992


Raccontaci la tua storia nel mondo del calcio!
" Ho iniziato a giocare a calcio nel Rignano sull'Arno all'età di dieci anni, nella città in cui abito. Dopo un anno e mezzo sono passato nella Fiorentina e qui ci sono rimasto per otto anni fino alla categoria Primavera. Con la Nazionale ho giocato dall'Under 16 alla Under 19 e nel 2009 ho disputato i Mondiali Under 17 in Nigeria. La prima esperienza in prima squadra è stata nella Carrarese in C1, poi Prato e Lumezzane per poi continuare in Serie D con la Fortis Juventus. Ora sono qui con voi in mezzo ai bolognesi e mi trovo molto bene perché ho trovato una Società seria e soprattutto un bellissimo gruppo."
Fino ad ora qual è l'emozione più bella che ti ha regalato il calcio?
" Far parte di questo gruppo."
E la delusione più grande?
" Non posso nasconderlo, ho avuto diversi infortuni di troppo."
Fino ad oggi cosa ti ha dato il calcio e cosa ti ha tolto?
" Mi ha fatto maturare e crescere più velocemente perché ho fatto parte di società dove già a livello di settore giovanile veniva fatta la selezione, si lavorava con la pressione per ottenere i risultati e a 18 anni ero già in una società professionistica. Ho sempre fatto quello che volevo fare e per questo non mi ha tolto nulla. Mi sembrerebbe da ipocrita dire "mi ha tolto le uscite serali". Ho sempre saputo quello che mi aspettava e con piacere ho giocato a calcio."
Cosa ti aspetti da questa stagione?
" Non lo so. Sono un ragazzo razionale che vive alla giornata. Ora penso a concludere questa stagione con il Mezzolara e a raggiungere il nostro obiettivo, poi si vedrà. Ora sto bene e mi sento sereno. Non sto...
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